Telelavoro e smart working: le nuove sfide aziendali del lavoro ibrido

Negli ultimi due anni, parole come smart working o telelavoro sono diventate di uso comune. Gli eventi che hanno caratterizzato questo periodo, infatti, hanno stravolto il mondo delle imprese e degli imprenditori, costringendoli a rivedere il proprio metodo di lavoro. Questi due termini indicano pratiche di remote working differenti, sia concettualmente che dal punto di vista normativo.

Ma quali sono le principali differenze tra telelavoro e smart working? E quali sono le nuove sfide aziendali del lavoro ibrido?

Telelavoro: che cos’è e come funziona

Il telelavoro prevede lo svolgimento delle proprie attività lavorative da remoto, al di fuori della sede aziendale,  grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici adeguati a carico del datore di lavoro.

Quest’ultimo, inoltre, deve garantire i massimi standard a livello di prestazioni e sicurezza. Da un punto di vista normativo,  il telelavoratore deve svolgere regolarmente l’attività lavorativa al di fuori dei locali aziendali. Si tratta di una scelta che il dipendente fa al momento dell’assunzione e che può essere a lungo termine o definitiva. È previsto, inoltre, il medesimo trattamento economico dei colleghi in ufficio a parità di inquadramento e mansioni svolte. 

Smart working o lavoro agile

Lo smart working o lavoro agile è una pratica lavorativa abbastanza recente, infatti è stata disciplinata solo nel 2017 con la legge sul lavoro agile. Il lavoratore non viene più giudicato in base alle ore trascorse in ufficio, ma alla sua produttività. Inoltre, può usare i mezzi tecnologici che ha a disposizione per svolgere le proprie mansioni da qualsiasi luogo desideri, senza doversi necessariamente recare in sede e può accordarsi con l’azienda sull’orario di lavoro.

Questa modalità lavorativa permette al dipendente di conciliare il lavoro con la vita privata, garantendo maggiore flessibilità e autonomia. A livello normativo, lo smart working non è una scelta irrevocabile, ma una modalità che va incontro alle esigenze di vita del lavoratore agile. A differenza di ciò che avviene nel telelavoro, le parti possono sempre recedere e ripristinare il lavoro in sede. 

Cosa pensano gli italiani del lavoro ibrido?

L’idea di tornare al lavoro tradizionale d’ufficio, come nell’era pre Covid-19, è poco apprezzata dai lavoratori italiani. Lo dimostra anche un sondaggio del 2021 realizzato da Censuswide per conto di Okta dal titolo “Il futuro dello smart working. Il sondaggio ha coinvolto diecimila impiegati d’azienda di otto Paesi europei, tra cui l’Italia. Dai dati emerge che  soltanto il 22% degli italiani tornerebbe in ufficio a tempo pieno e il 20% preferirebbe lavorare solo in smart working. Mentre il 42% del campione sceglierebbe la modalità ibrida, un po’ da casa e un po’ in ufficio.

Molte aziende si stanno già muovendo per adattarsi alle nuove esigenze e modalità lavorative. Ecco perché si stanno sempre più diffondendo modalità di lavoro ibrido: un compromesso tra lavoro a distanza e in presenza, in modo da rendere le aziende più competitive e i dipendenti più appagati e soddisfatti.

Il lavoro ibrido e le nuove sfide aziendali

La flessibilità del lavoro ibrido porta benefici, ma anche nuove sfide per i datori di lavoro e i lavoratori. Un’azienda, dunque, che prediliga il lavoro d’ufficio, da remoto o in forme ibride, deve sempre garantire la sicurezza dei suoi dati e dipendenti, per farlo deve dotarsi di strumenti di comunicazione adeguati. Soluzioni di comunicazione unificata in cloud, come Let’s Co, offrono una protezione completa supportata da un team di esperti. Inoltre, permettono ai dipendenti di tenersi in contatto ed essere più produttivi sul lavoro, ovunque si trovino e da qualsiasi dispositivo.  Let’s Co ha pensato, per esempio, alla funzionalità per condividere  documenti e immagini  con i propri colleghi e clienti. Le comunicazioni e i dati vengono salvati usando la crittografia, in questo modo le informazioni sensibili dell’azienda e dei clienti sono sempre al sicuro. Inoltre, ogni dipendente può accedere alle soluzioni Let’s Co, attraverso un’autenticazione tramite email e password personale. 

Affinché questa nuova modalità di lavoro sia efficace, è importante educare i dipendenti ad adottare pratiche di lavoro sicure. I lavoratori si aspettano che la tecnologia li segua ovunque vadano, ma avere luoghi flessibili li espone a nuove minacce.

Il futuro del lavoro sicuro

Il telelavoro e lo smart working hanno riorganizzato la nostra quotidianità, rendendo il lavoro più flessibile. Le aziende, per creare un ambiente equo e sicuro, devono implementare tecnologie e nuove policy di lavoro, affinché tutti siano ugualmente motivati e possano collaborare con la massima efficienza e trasparenza. È importante garantire: 

✔️ Un accesso affidabile alle risorse di cui i dipendenti hanno bisogno per collaborare ed eseguire il loro lavoro ovunque si trovino, in ufficio, a casa o in viaggio.

✔️ Sicurezza e tutela delle informazioni personali o aziendali su qualsiasi dispositivo, sia in ufficio che da remoto.

✔️ Un ambiente condiviso per razionalizzare l’esecuzione del lavoro, migliorare la collaborazione e assicurare accesso e condivisione delle informazioni a tutti i componenti dei team, indipendentemente da dove si trovino.

Let’s Co fornisce una soluzione di comunicazione e collaborazione in cloud sicura, assicurando alla tua azienda la riservatezza, l’integrità, la gestibilità e la sicurezza di cui ha bisogno. Vuoi saperne di più? Contattaci ora senza impegno.

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